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Interessante affermazione del Consiglio federale che ritiene che la gestione delle risorse nell’Amministrazione federale sia possibile anche con l’orario di lavoro basato sulla fiducia.
Bundeshaus Bern1
Nel suo rapporto del 19 giugno 2012 sul postulato della Commissione della gestione del Consiglio nazionale, il Governo illustra i due principali modelli di lavoro nell’Amministrazione federale e come viene controllato il carico di lavoro dei collaboratori con un orario di lavoro basato sulla fiducia. Per circa il 92 per cento dei collaboratori federali il tempo di lavoro viene rilevato in modo esatto (orario di lavoro calcolato sull’arco dell’anno). L’8 per cento dei collaboratori della Confederazione utilizza il modello dell’orario di lavoro basato sulla fiducia, il quale non prevede il rilevamento del tempo di lavoro.

L’orario di lavoro basato sulla fiducia è possibile solo per i quadri di livello superiori e per i quadri di livello medio, per questi ultimi l’applicazione dell’orario di lavoro basato sulla fiducia è facoltativa.

A tutti i livelli della Confederazione la gestione delle risorse del personale comprende la gestione mediante concertazioni degli obiettivi, pianificazioni di misure e strategie nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi e della loro efficacia. In occasione della verifica degli obiettivi concertati, il criterio più importante è rappresentato dal raggiungimento degli stessi. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi è effettuata in occasione dei regolari colloqui di lavoro. Il controllo dei tempi di lavoro è un ulteriore criterio che può essere utilizzato ai fini della valutazione dei collaboratori.

Dati importanti (ad es. saldi vacanze, assenze dovute a malattia o a formazioni) sono registrati anche dai collaboratori con l’orario di lavoro basato sulla fiducia. Unitamente alle informazioni risultanti dai colloqui con i collaboratori sono dati sufficienti indicatori per poter valutare il carico di lavoro dei collaboratori con l’orario di lavoro basato sulla fiducia. In questo modo in entrambi i modelli la gestione delle risorse di personale è garantita, perché non viene primariamente apprezzato il tempo di lavoro (input), ma la prestazione lavorativa (output).