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Quando si finisce il liceo non è sempre facile trovare una strada giusta per il proprio futuro e percorrerla, io questo lo so bene. Tuttavia, io qualche idea già ce l’avevo: volevo approfittare della mia doppia cittadinanza, fare un praticantato in Svizzera nell’ ambito alberghiero per poi proseguire in quella direzione.
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Ad essere sinceri mi aspettavo che una delle parti più difficili di fare un praticantato fosse quella di trovarlo. Invece mi è bastato mettermi in contatto con i direttori dell’albergo, spiegandogli che la scuola di Management alberghiero che avrei voluto frequentare mi richiedeva un praticantato di qualche mese prima d’iniziare, loro sono stati subito molto disponibili e interessati, avevano frequentato loro stessi quella scuola e sapevano bene come funzionasse.

Nonostante nella mia vita abbia sempre avuto contatti con la mia famiglia in Svizzera e abbia sempre trascorso le vacanze da loro, quella sarebbe stata la mia prima vera esperienza di residenza nella mia seconda patria, lontana dai miei genitori e in ambito lavorativo.

Non sapevo proprio cosa aspettarmi, come comportarmi, naturalmente speravo per il meglio ma mi aspettavo poca considerazione e poche responsabilità essendo una principiante.

Mi sbagliavo di grosso, all’improvviso mi sono trovata in un lussuosissimo albergo a St. Moritz sotto il periodo natalizio, sobbarcata di mansioni da portare a termine con tante responsabilità che pendevano sulla mia testa.
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Correvo per tutto l’albergo, che non era per niente piccolo, a riferire messaggi ai vari reparti, ringraziando per la prima volta la formazione bilingue che mi aveva dato la Scuola Svizzera, poiché in alcuni reparti si parlava solo italiano ed in altri unicamente tedesco.
La gratitudine è durata assai poco, da semplice messaggero, senza sapere nemmeno come, mi sono ritrovata a chiarire situazioni assurde facendo da traduttore simultaneo fra i vari reparti, spesso e volentieri anche addolcendo parecchio le cose che venivano dette.
Superato lo stupore iniziale e anche un po’ d’ansia da prestazione per quella nuova situazione che mi si presentava davanti, e trovato il mio equilibrio, il periodo natalizio è passato in fretta, con mio grande sollievo ma anche soddisfazione.

Dalla mia prima mansione come aiutante gestione degli addobbi, sono stata trasferita in varie postazioni, dalla lavanderia alla caffetteria, dalla pulizia delle camere alla cucina, fino ad arrivare anche in pasticceria, nonostante la mia scarsa passione e bravura per i fornelli.
Ogni postazione era molto differente dalle altre, alcune erano più dure, altre più ripetitive e meno varie, alcune erano particolarmente appaganti ed interessanti, forse un po’ bizzarre ed entusiasmanti, altre invece potevano essere particolarmente noiose e stancanti; ma il clima lavorativo che si veniva a creare con gli altri dipendenti e la fiducia che i capi riponevano in me come una dipendente a tutti gli effetti, mi portava a lavorare al meglio delle mie possibilità, arricchendomi di una nuova esperienza di volta in volta. Finivo la giornata allo stremo delle forze, trovandomi, alle nove di sera con l’unico desiderio di dormire, però provavo una gran soddisfazione e una bella sensazione d’aver fatto un buon lavoro.

Questo è quello che mi ha colpito di più della mia esperienza lavorativa in Svizzera, la fiducia che si ripone nei giovani, si investe nelle nuove generazioni e gli si dà libertà anche di sbagliare, così da imparare come risolvere le situazioni più difficili che alla fine, volenti o nolenti, si vengono a creare. Gli si dà l’opportunità di crescere e di conoscere tutti quei lavori che sembrano poco importanti, ma in realtà nascondono tanto dietro, facendo crescere inevitabilmente un gran rispetto per chi li porta a termine.
Devo dire che questo praticantato, con tutti i suoi alti e bassi, mi è piaciuto molto. Certo non mi ha proprio chiarito se l’alberghiero sia la direzione più giusta per me, ma penso d’aver comunque imparato tanto su di me e sul lavoro in generale e questo mi sarà comunque utile.

Valentina Berger
unionegiovanisvizzeri@svizzeri.ch