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Nella sua seduta del 23 ottobre 2019 il Consiglio federale ha stabilito il divieto di triturazione (omogeneizzazione) dei pulcini vivi. Il divieto entrerà in vigore il 1° gennaio 2020.

In Svizzera era consentita finora la triturazione o omogeneizzazione dei pulcini vivi come procedura meccanica di uccisione dei pulcini maschi. Negli ultimi anni, tuttavia, questo metodo è stato impiegato solo in pochi incubatoi ed in casi eccezionali.

All’inizio del 2019 una mozione ha incaricato il Consiglio federale di vietare questo metodo di uccisione.

“L’ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali è modificata come segue: Art. 20 lett. g Sui volatili domestici sono inoltre vietate le pratiche seguenti:
g. la triturazione di feti vivi negli incubatoi e di pulcini vivi.”
Inoltre per sopprimere i pulcini resta ammessa l’uccisione mediante CO2 come riportato nell’ordinanza:
“Sono ammesse le seguenti procedure di stordimento:
f. per pollame: appropriata miscela di gas; durante questo processo i pulcini vivi non possono essere ammassati l’uno sull’altro”.

L’ordinanza sulla protezione degli animali verrà adeguata di conseguenza ed entrerà in vigore il 1° gennaio 2020.

L’attuazione dell’ordinanza sulla protezione degli animali compete ai servizi veterinari cantonali, che garantiranno il rispetto del divieto nelle aziende agricole interessate nell’ambito delle loro attività di controllo.

Un’alternativa agli attuali metodi di uccisione è il cosiddetto sessaggio delle uova da cova, che permette di determinare il sesso dei pulcini nell’uovo quasi subito dopo la fecondazione. In questo modo è possibile eliminare le uova dei pulcini maschi di galline ovaiole già nella fase iniziale, evitando così di incubarle. Questa procedura non è ancora impiegata su larga scala.

Numerose università e aziende internazionali stanno però conducendo ricerche per sviluppare rapidamente un metodo commerciale che vada a sostituire gli altri metodi. Fonte: admin.ch

Photo: pixabay