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Per CICLONE si intende un potente movimento rotatorio di masse d’aria che può crearsi sulla superficie terrestre intorno ad un centro di bassa pressione: il senso di rotazione, per effetto della rotazione terrestre, è antiorario nell’emisfero nord ed orario in quello sud.

COME SI FORMA UN CICLONE?
Il ciclone è un fenomeno determinato dalle alte temperature che in certe zone, soprattutto equatoriali, creano al suolo centri di minima pressione dovuti all’ascesa di aria. Verso tali centri, per compensazione, l’aria (i venti) al suolo converge a spirale.

I cicloni si distinguono in ‘tropicali’ (ai quali spetta propriamente l’appellativo di cicloni) ed ‘extra-tropicali’ a seconda delle latitudini a cui si formano.

I primi sono molto più intensi come forza del vento ma di minore durata.

URAGANO o TIFONE? – DUE NOMI PER UN CICLONE.

I cicloni tropicali possono avere un diametro di centinaia di chilometri e si formano sugli oceani a cavallo dell’equatore e, a seconda di dove si dirigono, prendono nomi diversi: URAGANO (hurricane, negli Usa, da huracan, che significa “dio del male” in lingua caraibica), TIFONE (typhoon, in Asia), WILLY-WILLY (in Australia) e BAGUYO (nelle Filippine).

DA TEMPESTA TROPICALE A URAGANO.
I meteorologi definiscono uragano soltanto i venti di eccezionale intensità.

Se i venti si mantengono sotto i 120 km/h si parla di “tempeste tropicali”; a velocità maggiori, i cicloni vengono definiti uragani.

.. E COSA È UN ANTICICLONE?

In questo periodo estivo in molti parlano di ANTICICLONI che, oltre a regalarci giornate di bel tempo, sono responsabili di queste ondate di grande calore.

Un anticiclone, o alta pressione, ha origine, al contrario dei cicloni, da flussi atmosferici discendenti: si tratta, quindi, di aria più pesante che si comprime verso il suolo e si espande verso l’esterno, generando appunto alta pressione, e ruotando in senso orario nell’emisfero boreale e in senso antiorario in quello australe.

Per quanto riguarda l’Italia i principali anticicloni che influenzano il clima sono:

L'”anticiclone delle Azzorre”, che d’estate può coprire quasi tutto il Mediterraneo, mentre d’inverno tende a ritirarsi verso i suoi luoghi di origine, le Isole Azzorre, appunto. (Nelle stagioni intermedie il suo continuo spostamento porta invece tempo variabile).

L'”anticiclone Africano” o subtropicale che staziona sull’Africa Sahariana e che nei mesi estivi trasporta aria verso le nostre latitudini a temperature veramente alte.

Fonte: Cieli sereni – PG