Condividi su:

Entro il 2050 il trasporto attraverso le Alpi dovrà essere reso neutrale sotto il profilo climatico. Questo è l’accordo odierno al quale sono giunti i ministri dell’ambiente e dei trasporti dei Paesi alpini in occasione della conferenza svoltasi a Briga nel Canton Vallese. Su iniziativa della consigliera federale Simonetta Sommaruga, i ministri dei Paesi alpini hanno istituito l’Alleanza del Sempione e elaborato un piano d’azione che prevede misure concrete.

La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici, visto che nelle Alpi le temperature aumentano a velocità doppia rispetto alla media mondiale. Questa tendenza è da ricondurre, tra l’altro, anche al settore dei trasporti: quasi il 30 per cento di tutte le emissioni di gas serra è causato dal trasporto di passeggeri e merci. Le ripercussioni del cambiamento climatico sono tangibili per la popolazione: le ondate di calore provocano lo scioglimento dei ghiacciai e le forti precipitazioni causano piene e colate detritiche.

I ministri dell’ambiente e dei trasporti dei Paesi alpini intendono quindi ridurre le emissioni di CO2 e rendere la mobilità più rispettosa del clima. Entro il 2050 il trasporto alpino dovrà essere reso neutrale sotto il profilo climatico. Alla conferenza di oggi a Briga, i rappresentanti degli otto Paesi alpini partecipanti hanno elaborato questo piano d’azione che è sostenuto dall’Alleanza del Sempione di neo costituzione, alla quale aderiscono i Paesi membri della Convenzione delle Alpi e del Processo di Zurigo. Quest’anno la Svizzera detiene la presidenza di entrambi gli organismi.

Il piano d’azione è stato elaborato dalle rappresentanti e dai rappresentanti della Germania, della Francia, dell’Italia, dell’Austria, della Slovenia e della Svizzera nonché dei principati del Liechtenstein e di Monaco e prevede misure in tre settori:
•Traffico merci: il trasferimento alla rotaia deve essere rafforzato in modo significativo.
•Trasporto passeggeri transfrontaliero: deve essere intensificato il passaggio ai trasporti pubblici e promossa la mobilità sostenibile.
•Mobilità turistica e mobilità del tempo libero: gran parte delle emissioni di CO2 nel turismo alpino è da ricondurre al viaggio di andata e di ritorno. I Paesi alpini intendono ridurre significativamente le emissioni in questo settore e, grazie a una visione comune, facilitare gli spostamenti con i mezzi pubblici. Perciò si prevede di migliorare i collegamenti ferroviari con le destinazioni alpine e di promuovere gli spostamenti a piedi e in bicicletta nelle località turistiche. Inoltre, verrà istituito un marchio per designare le destinazioni di viaggio neutrali in termini di CO2.
In occasione della conferenza, la presidenza della Convenzione delle Alpi è passata dalla Svizzera alla Slovenia e quella del Processo di Zurigo dalla Svizzera alla Francia.

– La Convenzione delle Alpi esiste dal 1991. Si tratta del primo accordo internazionale al mondo per la protezione di una regione di montagna. La Svizzera l’ha ratificata nel 1999.
– Il Processo di Zurigo è stato istituito dopo il catastrofico incendio del 2001 nella galleria autostradale del San Gottardo nonché i gravi incidenti nei trafori rispettivamente dei Tauri in Austria e del Monte Bianco in Francia, con l’obiettivo di rendere più sicuro il traffico attraverso le Alpi e di potenziarne il trasferimento dalla strada alla rotaia.

Fonte: Ufficio federale dello sviluppo territoriale
Foto: pixabay