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La modifica dell’accordo bilaterale sui trasporti terrestri decisa lo scorso dicembre a Bruxelles dal Comitato misto Svizzera-UE dei trasporti terrestri dell’Accordo bilaterale Svizzera-Unione europea (UE), segna un nuovo importante passo verso l’eliminazione degli ostacoli tecnici e il miglioramento dell’accesso al mercato europeo delle ferrovie e degli autotrasportatori svizzeri.

Il Comitato misto che nel 2012 si è riunito a Berna, rappresenta una piattaforma comune per lo scambio d’informazioni e per la valutazione dei flussi di traffico tra la Svizzera e la UE ed é l’organismo consultivo per modificare l’accordo in seguito all’evoluzione della legislazione dei Paesi contraenti. Il Comitato misto emette raccomandazioni ed ha altresì la facoltà di deliberare nei casi stabiliti dall’accordo. L’organismo si riunisce almeno una volta all’anno. Uno degli oggetti principali dello scambio d’informazioni è costituito dall’evoluzione del traffico nei Paesi contraenti. Inoltre vengono discusse le più recenti modifiche legislative entrate in vigore in Svizzera e nell’UE. Sul tavolo di lavoro vengono affrontati temi in ambito ferroviario e stradale.

Le delegazioni partecipanti avevano recepito le decisioni del Consiglio federale Svizzero per nuove misure da adottare contro l’inquinamento fonico complementari contro il rumore generato dal traffico ferroviario, tra cui valori soglia per le emissioni rumorose prodotte dai carri merci.
Una conseguenza di queste misure sarebbe il divieto di circolazione, a partire dal 2020, sulla rete ferroviaria svizzera di materiale rotabile ancora dotato di ceppi frenanti in ghisa, i più rumorosi.
L’incontro del Comitato misto è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione riguardo a una futura partecipazione della Svizzera all’Agenzia ferroviaria europea (AFE). Tale partecipazione permetterebbe alla Svizzera di difendere i propri interessi nel processo UE di regolamentazione ferroviaria, il che a sua volta consentirebbe al sistema ferroviario (e all’industria) di occupare una posizione più vantaggiosa nell’ambito dell’interoperabilità ferroviaria. Per il settore del trasporto stradale, la delegazione svizzera ha riferito dell’avanzamento della pianificazione dei lavori di risanamento del traforo del San Gottardo ed in particolare lo stato del progetto di risanamento fonico delle ferrovie e il corridoio ferroviario da 4 metri lungo l’asse del San Gottardo.