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Interessante analisi di Giancarlo Pagiarini sulle dinamiche elettorali, in particolare rivolte alle prossime elezioni amministrative italiane, é apparso su l’intraprendente di mercoledì 23 marzo.
l'intraprendente
“Se un partito politico non ha voti, prima o poi cessa di esistere. Tecnicamente muore. Obiettivo prioritario dei partiti politici, perciò, non è il bene comune, ma sono i voti. E’ una questione di vita o di morte. Ma lavorare con l’obiettivo di essere votati e lavorare con l’obiettivo di realizzare il bene comune non sono assolutamente la stessa cosa. Oltre ai partiti politici ci sono anche dei signori
(tanti) che “fanno politica di mestiere“. Questi signori quando non vengono rieletti perdono il lavoro e quindi anche per loro la ricerca dei voti viene prima della ricerca del bene comune”.

E ancora “se il miglior sindaco del mondo dovesse lavorare con una squadra formata da persone mediocri o peggio che mediocri, le cose non funzionerebbero. Quindi, a mio giudizio, i canditati sindaco dovrebbero comunicare i nomi dei membri della loro squadra prima delle elezioni, e i membri della Giunta li dovrebbe scegliere il candidato sindaco, non i partiti politici.”

Buona lettura.