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L’Istituto Svizzero di Roma è una fondazione creata dalla Confederazione Elvetica nel 1947 con il compito di promuovere lo scambio scientifico e artistico tra la Svizzera e l’Italia.

Fin dalla sua fondazione l’Istituto è meta di artisti e studiosi svizzeri e, dal 2005, le due sedi di Roma e Milano sono divenute un punto di riferimento per le attività scientifiche e artistiche della Confederazione in Italia. La sede principale si trova a Roma, a Villa Maraini, villa donata alla Svizzera dalla contessa di origine luganese Carolina Maraini Sommaruga nel 1946.

Nell’ottica della promozione e dello scambio artistico è il talk di Stefan Kaegi che si terrà presso l’Istituto Svizzero di Roma il 14 settembre alle ore 18.00 in occasione della presentazione del progetto Rimini Protokoll/Nachlass, realizzato assieme a Dominic Huber, che verrà presentato allo Short Theatre Festival di Roma ed al Romaeuropa Festival.

In una società sempre più longeva dove la legislazione consente di decidere sulla propria fine della vita rimane l’interrogativo sull’eredità, materiale e morale che lasciamo dietro di noi. Stefan Kaegi per la sua opera, ha accompagnato otto persone che hanno deciso di preparare il loro addio: in collaborazione con lo scenografo Dominic Huber ha costruito otto ambienti dentro i quali i protagonisti raccontano la loro storia e guidano il pubblico attraverso una testimonianza che rimarrà oltre la loro esistenza.

Stefan Kaegi realizza “rappresentazioni di teatro documentario, spettacoli radiofonici e regie nello spazio urbano”, dando loro corpo nei modi più disparati permettendo a coloro che lui chiama ”esperti del quotidiano” di esprimersi mentre Dominic Huber è un regista e scenografo e le sue installazioni sono spazi che possono essere fruiti e vissuti da un individuo o da un gruppo intensificandone le esperienze attraverso una realtà aumentata.