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Volentieri pubblichiamo l’editoriale di Giuseppe Rusconi apparso ieri sera che riporta la notizia sorprendente sui tempi del Covid-19.

Nella pagina principale della newsletter dell’Ambasciata di Svizzera in Italia appare sempre un richiamo alla Helpline del Dipartimento federale degli Affari esteri (DFAE – Ministero degli esteri in senso italiano). Si clicca su website e appaiono i servizi resi dall’unità che ha sede a Berna; tra i servizi i “Consigli di viaggio”. Ebbene, nella newsletter dell’Ambasciata relativa allo scorso giugno, ecco che tra i “Consigli di viaggio” per la Cina, aggiornati al 19 giugno 2019 ore 18.11, si legge alla quinta riga: (in neretto) “Coronavirus (COVID-19): IL CONSIGLIO FEDERALE SCONSIGLIA I VIAGGI ALL’ESTERO NON URGENTI FINO A NUOVO AVVISO. Verificare presso l’ambasciata del Paese di destinazione in Svizzera se ci sono restrizioni d’ingresso o se ci sono restrizioni all’interno del Paese”.

Con il che si palesa indubitabilmente (“scripta manent”) che l’allarme per il COVID-19 era già alto nel mese di giugno dell’anno scorso, tanto che il governo svizzero sconsigliava i viaggi non urgenti. Le annotazioni erano riportate sotto “Consigli di viaggio-Cina”. Ognuno tragga le considerazioni appropriate sulla notizia, che è stata resa pubblica ieri, martedì 7 aprile 2020, dal fotoreporter Alessandro Lisci (socio del Circolo svizzero di Roma) durante un’intervista rilasciata a RadioRadio. Noi ci chiediamo comunque: ricordate le grandi discussioni su quando il coronavirus è scoppiato in Cina? A gennaio, no …forse già a dicembre, prima ancora… a novembre, però già a ottobre…? E ora è attestato che il 19 giugno 2019 già si sapeva.

articolo completo: https://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/939-coronavirus-19-giugno-2019-giuda-opinioni-a-confronto.html