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La Svizzera e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) hanno organizzato una riunione virtuale di esperte ed esperti governativi, per migliorare la protezione dell’ambiente nei conflitti armati applicando in modo migliore il diritto internazionale umanitario (DIU). Gli Stati sono invitati a trarre ispirazione dalle buone pratiche condivise in quest’occasione.

I conflitti armati possono avere conseguenze drammatiche sull’ambiente, quali la distruzione delle foreste, l’inquinamento dei fiumi e la contaminazione del suolo. Questi gravi danni ambientali si ripercuotono a loro volta sulla salute, i mezzi di sussistenza e la sicurezza delle popolazioni. Il DIU mira a garantire un minimo di umanità nei conflitti armati, a proteggere le persone che non partecipano, o non partecipano più, ai combattimenti ed a limitare i mezzi ed i metodi bellici. Attualmente tutti concordano con il fatto che la sfida principale non stia tanto nella mancanza di regole internazionali quanto nell’applicazione delle regole esistenti. Questo è vero anche per quanto riguarda la protezione dell’ambiente in caso di conflitto.

Come fare per diffondere le norme in materia, valutare gli effetti delle operazioni militari sull’ambiente o designare zone demilitarizzate per proteggere aree particolarmente fragili? Organizzata da Ginevra, questa riunione ha permesso ad esperti ed esperte provenienti da oltre 120 Paesi di condividere le loro esperienze su questi tre temi e di parlare delle sfide che devono affrontare, come le risorse e le competenze disponibili ed ha messo in luce le buone pratiche sviluppate dai rispettivi Stati per superare questi ostacoli, illustrando soluzioni quali la consultazione delle comunità locali, la collaborazione tra Stati e le nuove tecnologie.

Questi incontri tra Stati aiutano a fare progressi realistici e pragmatici nell’attuazione del DIU a livello nazionale. La Svizzera aveva già organizzato una prima riunione di esperti ed esperte governativi nel 2020, dedicata alla protezione delle attività mediche nei conflitti armati.

La protezione della popolazione civile nei conflitti armati e la sicurezza climatica rientrano tra le priorità della Svizzera come membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU.

Al termine della riunione, la presidenza proporrà un documento di sintesi, preparato dalla Svizzera e dal CICR. Gli Stati saranno incoraggiati a trarvi ispirazione per far progredire l’attuazione del diritto internazionale umanitario a livello nazionale e, quindi, proteggere più efficacemente le popolazioni ed il loro ambiente in caso di conflitto armato.

Fonte: Dipartimento federale degli affari esteri
Foto: pixabay