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La Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) illustra, nel rapporto pubblicato il 13 luglio 2023, le sue constatazioni e raccomandazioni relative ai rinvii coatti per via aerea. Da gennaio a dicembre 2022 la CNPT ha monitorato 28 rinvii coatti per via aerea del livello d’esecuzione 4 (voli speciali quando non è possibile eseguire il rimpatrio su un volo di linea). Durante il periodo in esame, sono stati osservati anche 22 trasferimenti dei livelli d’esecuzione 2 e 3. La CNPT giudica tuttora sproporzionate determinate pratiche della polizia.

Nonostante le persone oggetto di un rinvio coatto siano state trattate complessivamente in maniera professionale e rispettosa, la CNPT ritiene sproporzionata la frequente applicazione di misure coercitive quali manette e cavigliere durante i trasferimenti e la loro mancata rimozione durante i periodi di attesa all’aeroporto. La CNPT critica che in diversi casi le persone sottoposte a rinvio cotto disposte a collaborare siano state parzialmente immobilizzate all’arrivo all’aeroporto. Nel rapporto sottolinea la necessità di limitare l’applicazione dei mezzi di immobilizzazione ai soli casi di pericolo per la sicurezza delle persone in questione o di terzi. La CNPT ritiene particolarmente preoccupante che i genitori vengano immobilizzati in presenza dei loro figli. Critica inoltre il rinvio scaglionato delle famiglie.

Sulla scorta dei riscontri degli anni precedenti, anche nel 2022 nel suo rapporto, la CNPT ha monitorato alcuni trasferimenti all’aeroporto dei livelli d’esecuzione 2 e 3 (quando la persona interessata è scortata dalla polizia a bordo di un volo di linea fino allo Stato di destinazione), constatando nuovamente che i rinvii di livello 3 sono eseguiti senza chiara distinzione dai rinvii di livello 2. Considerate le misure coercitive autorizzate dalla legge nel quadro di tali rinvii coatti, occorre assicurare un monitoraggio indipendente, in particolare dei trasferimenti all’aeroporto e dell’organizzazione a terra.

Fonte: Commissione nazionale per la prevenzione della tortura
foto: pixabay