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Venerdì 1 agosto 2014 la Comunità e gli svizzeri a Roma si incontrano nei giardini della Casa Svizzera in via Marcello Malpighi per celebrare insieme la Festa Nazionale. Bratwürst cotti alla brace e Raclette ci allieteranno la serata.

La Festa avrà inizio alle ore 20.00 e sarà preceduta alle ore 19.00 dalla presentazione della società Vacanze e Benessere, V&B Consulting Sagl Via L. Pasteur, 1 CH-6830 Chiasso.

Qualcosa di unico ci attende grazie a V&B Vacanze e Benessere inventori della “Vacanza Anti Crisi dalla Svizzera” verranno estratti fra i partecipanti alla breve dimostrazione e che avranno compilato l’apposito modulo, n° 2 Settimane di soggiorno vacanza per 4 o 6 persone. All’arrivo non scordatevi di registrarvi per partecipare all’estrazione.
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La Svizzera nasce nel XIII secolo come un’alleanza tra Cantoni che soltanto diversi secoli dopo si doteranno di strutture permanenti. Per secoli essa fu dunque Confederazione nel senso etimologico e pieno del termine, mantenendo questa denominazione fino ai giorni nostri. Fino alla fine del ‘700, i rappresentanti dei Cantoni non avevano struttura decisionale comune che le riunioni periodiche dei loro delegati, le cosiddette Diete.

l fondamento della nazione Svizzera sono, da sempre, il patto con Dio Onnipotente, rinnovato nella costituzione del 1848. Le caratteristiche di questo patto, evidenti ancor oggi sono:
La nascita – il giuramento sul Rütli, la Lettera di Alleanza, la Festa Nazionale Svizzera
Il fondamento dello stato odierno – la Costituzione federale con il preambolo “In nome di Dio Onnipotente”
Il Contrassegno – lo stemma
L’espressione – gli inni (appello alla preghiera in libertà), la giornata nazionale di preghiera, penitenza e ringraziamento, la moneta da 5 Fr. (dominus providebit)

Le basi per lo Stato federale moderno vennero poste all’indomani della guerra del Sonderbund. La costituzione del 1848 (in seguito rivista solo nel 1874 e nel 1999) diede alla Svizzera un governo maggiormente centralizzato: competenze fino ad allora appannaggio dei cantoni vennero delegate alla Confederazione (la difesa nazionale, la moneta, le dogane e il servizio postale). Con la creazione di uno spazio economico comune (vennero unificati pesi e misure e abolite le dogane fra cantoni), lo Stato federale si fece promotore dello sviluppo economico e la Svizzera venne radicalmente trasformata dall’industrializzazione e dalle ferrovie. Il Paese seppe sfruttare alcune buone condizioni di partenza (il basso tasso di analfabetismo tra gli adulti, le conoscenze artigianali, la coesione interna e il quadro legislativo liberale) e puntò sin dall’inizio sull’esportazione di prodotti ad alto valore aggiunto (orologi, alimentari lavorati, tessuti particolari, prodotti chimici, telai meccanici e macchinari complessi). Non più soddisfatti del solo diritto di voto (divenuto universale, per gli uomini, nel 1848), i cittadini si attivarono per ottenere maggiori strumenti democratici e ottennero che nella Costituzione fossero iscritti il diritto di lanciare referendum (1874) e il diritto di lanciare iniziative popolari (1891).

Nella seconda metà del secolo le diverse correnti politiche si organizzarono in partiti: nacquero il Partito cattolico-conservatore (oggi Pdc, nel 1848), il Partito socialista svizzero nel 1888 ed il Partito radicale nel 1894. Durante la Guerra franco-prussiana (1870-1871) e la prima guerra mondiale (1914-1918), la Svizzera si mantenne neutrale: il degrado delle condizioni di vita di gran parte della popolazione a causa della guerra condusse le organizzazioni operaie (riunite nel Comitato di Olten) a lanciare il primo sciopero generale nel 1918: le principali rivendicazioni (la settimana lavorativa di 48 ore e l’istituzione di un’assicurazione sulla vecchiaia) vennero rifiutate, ma l’anno seguente il Consiglio nazionale venne eletto con il sistema proporzionale e fecero il loro ingresso nel parlamento elvetico esponenti delle organizzazioni operaie, segnando la fine dell’egemonia radicale.

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Appuntamento giovedì 1 agosto alle ore 19.00, nei giardini della Casa romana, con il Circolo Svizzero Roma, Via Marcello Malpighi, 14.
é richiesto un contributo di partecipazione.
per annunciarsi

Per informazioni
Auguriamo fin d’ora un buon 1 Agosto
Schon jetzt wünschen wir Ihnen eine schöne 1. August-Feier.
Nous vous souhaitons d’ores et déjà un très belle fête du 1er août

il messaggio del Presidente della Confederazione

Die Grussbotschaft des Bundespräsidenten an die Auslandschweizerinnen und Auslandschweizer

Le message du Président de la Confédération

Text D/F/I Landeshymne – Hymne national – Inno nazionale