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Nel 2022, nel commercio al dettaglio svizzero sono stati venduti meno prodotti biologici (-2 %) rispetto all’anno precedente. Questo calo è riconducibile al ritorno alle abitudini di consumo usuali prima della pandemia. Un’analisi su base pluriennale evidenza una crescita costante della domanda di derrate alimentari biologiche nel commercio al dettaglio. Nel 2022, in particolare, la cifra d’affari degli alimenti biologici è risultata più elevata rispetto al 2019, anno pre-pandemia e anche la quota di coloro che consumano quotidianamente prodotti biologici è aumentata. La principale barriera all’acquisto di generi alimentari biologici rimane il prezzo elevato.

Il rapporto Biobarometro 2022 analizza l’evoluzione della domanda di generi alimentari biologici nel commercio al dettaglio svizzero nell’arco di cinque anni. In particolare si possono confrontare le vendite e le cifre d’affari relative alle derrate alimentari biologiche registrate nel 2022 con quelle degli anni pre-pandemia, il 2018 e il 2019. Siccome il 2020 e il 2021 sono stati fortemente segnati dalle misure adottate per arginare la pandemia di COVID-19, è possibile ottenere informazioni più esaurienti sull’evoluzione della domanda a medio termine di derrate alimentari biologiche in Svizzera paragonando il 2022 al 2019 anziché agli anni 2020 e 2021.

Nel sondaggio vengono raccolte anche indicazioni sulla frequenza del consumo di prodotti biologici, sul genere dei prodotti stessi (latte e derivati, frutta e verdura, carne o uova), sulle motivazioni etiche o salutistiche che spingono al consumo ma anche sugli ostacoli all’acquisto, caratterizzati spesso dai prezzi elevati, degli alimenti biologici.

I dati sono raccolti dal Biobarometro 2022, un sondaggio online rappresentativo condotto ogni due anni dall’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL) sul tema del consumo di prodotti biologici e della sostenibilità, che coinvolge circa 1 000 persone nella Svizzera tedesca e francese.

Fonte: UFAG
foto: SSD