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I suoli sono essenziali: assicurano la produzione di cibo, filtrano l’acqua e consentono la biodiversità. Per proteggerli in modo mirato, servono maggiori conoscenze sulla loro qualità e sulle loro prestazioni. Il 20/21 aprile 2024 inizierà la campagna «Il test mutande» che, con una strizzatina d’occhio, vuole richiamare l’attenzione del pubblico su un tema serio e importante: la salute dei nostri suoli. Gli interessati possono scoprire quanto è sano e vivo il suolo del loro terreno. A tale scopo, vengono interrate delle mutande e si osserva cosa succede nel suolo.

I suoli sono la base di foreste, prati e campi e offrono la più grande diversità di specie in assoluto. Caratterizzano il paesaggio, proteggono dai pericoli naturali e contrastano il riscaldamento climatico. Senza lombrichi, collemboli, nematodi, acari, funghi e batteri, il suolo non sarebbe in grado di produrre cibo o fornire acqua pulita.

I suoli e i loro organismi giocano un ruolo molto importante, ma sono attori poco conosciuti. La campagna «Il test mutande» mira a renderli più popolari. Nel fine settimana del 20/21 aprile, tutti coloro che hanno accesso a un pezzo di terreno possono, con un metodo semplice, raccogliere informazioni sulla salute del suolo.

Per partecipare, occorrono un paio di mutande di puro cotone, una pala per sotterrarle e l’applicazione mobile o il sito web www.il-test-mutande.ch. Dopo due mesi, le mutande vengono dissotterrate. Il grado di decomposizione delle mutande fornisce indicazioni sulle attività biologiche che si svolgono nel suolo. Se il tessuto è parzialmente o completamente decomposto, significa che il terreno è sano e vivo. Il cabarettista e satirico Simon Romang spiega la procedura nel video sul sito web.

«Il test mutande» è stato sviluppato da Agroscope ed è sostenuto da un ampio partenariato di autorità e organizzazioni del settore agricolo, ambientale, della pianificazione territoriale e scientifico.

Fonte: Ufficio federale dell’ambiente UFAM
Foto: pixabay