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Il primo Sondaggio nazionale sull’alimentazione di menuCH eseguito su un campione di 2000 adulti in tutta la Svizzera ha rilevato le loro abitudini alimentari. Il sondaggio è stato svolto dall’Istituto universitario di medicina sociale e preventiva dell’Università di Losanna su incarico dell’USAV e dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Dal Sondaggio emerge che in Svizzera si mangia più carne di quanto raccomandato e si consumano troppo pochi latticini. Emerge inoltre che il 71 % degli intervistati pranza fuori casa e che i giovani cucinano di più rispetto alle persone più anziane, soprattutto la sera.

La popolazione svizzera consuma in media 780 grammi di carne a settimana, a fronte di una raccomandazione di 240 grammi. Con 980 grammi, il consumo degli uomini è quasi doppio rispetto a quello delle donne (570 g).

Per i dolci e gli snack salati il consumo è quadruplo rispetto alle raccomandazioni, è quadruplo quello di grassi come burro, margarina, panna e salse grasse. Il 77 % degli intervistati nell’ambito di menuCH ha ammesso di aver sentito parlare almeno una volta della piramide alimentare svizzera e delle raccomandazioni nutrizionali a essa correlate.

La piramide e le raccomandazioni sono state elaborate dalla Società Svizzera di Nutrizione e dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

Sono perô segnalati anche alimenti consumati in quantità insufficienti: il consumo medio di oli vegetali e frutta oleaginosa, per esempio, corrisponde a metà della qualità raccomandata. Per il latte e latticini, si assumono quotidianamente due porzioni invece di tre, con un consumo nella Svizzera tedesca superiore alle regioni italofone e francofone. Da menuCH emerge inoltre che gli intervistati bevono in media circa 1,7 litri di tè, caffè e acqua al giorno, in linea con quanto raccomandato di 1,5 a 2 litri al giorno.

Gli intervistati hanno anche fornito informazioni sulle proprie abitudini in fatto di alimentazione e attività fisica. Circa la metà (47 %) ha dichiarato di assumere regolarmente integratori alimentari come vitamine e sali minerali. Il 71% degli intervistati mangia fuori casa a pranzo, mentre quasi la metà degli uomini (45 %) e un quarto delle donne hanno dichiarato di non cucinare mai a pranzo, per un totale del 35 % rispetto al numero di partecipanti. La sera invece si cucina di più: solo 1 intervistato su 5 (19 %) non cucina mai. Vi sono tuttavia grandi differenze tra le fasce di età. Mentre il 35 % degli intervistati tra i 65 e i 75 anni non cucina mai la sera, nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni questo dato si riduce al 15 %. Per cucinare si impiegano in media 38 minuti.

Sulla base dei dati ottenuti dal sondaggio è possibile indentificare gruppi o abitudini nutrizionali particolarmente a rischio e valutare le quantità di assorbimento di sostanze indesiderabili attraverso gli alimenti.

I risultati emersi da menuCH saranno utili per lo sviluppo della strategia nutrizionale svizzera 2017 – 2024 che permetterà di definire le misure per migliorare le abitudini alimentari della popolazione svizzera.

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